Capite?! Questo è uno degli aspetti che sto imparando a conoscere e pian piano ad apprezzare di questo lavoro! Nel curriculum è necessaria la voce "schizofrenia"! Si! E' indispensabile la capacità e la disponibilità al cambiamento repentino e brusco da un'atmosfera all'altra senza "zone grigie" che possano permettere un cambiamento graduale. Ci si può ritrovare, infatti, a lavorare contemporaneamente a progetti completamente e totalemente diversi tra loro.
Questo è il caso che circonda la creazione di questa tavola, realizzata ancora una volta per essere proposta alla rivista "i-comics" della scuola che frequento!
Completamente persa in un mondo panciuto e soffice, mi sono ritrovata d'un tratto accanto ad una suora assassina che vive in un racconto intitolato " Un temporale nel Connecticut".
Narra di una suora, appunto, che svolge la sua missione in una casa famiglia dove è ospitata una ragazza, Juliette, più volte e in tante maniere violentata dal padre. La suora confonde realtà e letteratura, ama i percorsi scuri raccontati da Dante nel suo "Inferno", un passaggio è particolarmente impresso nella sua mente, quello di bocche che divorano teste umane ... morsi letali, come quelli ritrovati sul capo del cadavere dell' orribile padre di Juliette a fine racconto!
Il passaggio che ho scelto è questo:
"Il primo tuono scosse la finestra semiaperta della sua piccola cella. Si affrettò a chiudere le imposte. Il cielo era ancora illuminato, e in lontananza le cime dei pioppi spennellavano l'aria senza sosta"
Ecco:
Il momento in cui la tempesta esterna è anche manifestazione di un impeto interiore, mille linee disegnano la stanza e concedono spazio esclusivamente alle "ombre" della suora, rosse, inquietanti, terribilmente reali!
Schizofrenicamente vostra Angela