I passi veloci di scarpe, il tuono di un martello pneumatico, urla lontane e confuse di un paio di venditori ambulanti, le ruote di un'auto che sfreccia maleducata. Tutti veloci verso il tempo "che non basta mai". Quel giorno la piccola Amy ,però, il tempo per vedere quel particolare insolito sulla strada che percorreva quotidianamente, l'aveva trovato. Sporgeva da un balcone, un fiore piccolo su cui, a veder bene, avvicinandosi un po', c'era scritto proprio il suo nome. Poi alzò lo sguardo un po' più in su del fiore, poi del balcone, poi del palazzone e infine, oltre il grigio della sua città e si accorse che c'era qualche altro cambiamento nell'aria, ma nessuno attorno a lei sembrava farci caso e nemmeno sembrava interessato ad accorgersene. Così, prese a camminare spinta dalla sua forte curiosità e dopo non molti passi, si ritrovò in una piccola oasi nella città. Ma come aveva fatto a non vederla prima di allora? Sempre più incuriosita vi si addentrò. C'era buio ma, un bagliore più in là la attirò a sé . Piano piano vi si avvicinò, in silenzio...il cuore le batteva forte per quello che stava per scoprire.
Finalmente ecco: una piccola creatura pazientemente, in una pace sconosciuta ad Amy, illuminava fiori e piante che magicamente mostravano le meraviglie tutte attorno. I colori apparivano e circondarono la bambina, le riempivano gli occhi e le facevano dimenticare i colori sporchi e rumorosi della sua città...finalmente capì che a pochi passi da lei stava nascendo la Primavera.
Questa è la storia della nascita della Primavera che gli occhi si dimenticano perdendosi nell'abitudine, ma che ogni anno si ripete uguale e nuova ...